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Come coltivare L’Assenzio maggiore

Come coltivare L’Assenzio maggiore

L’Assenzio maggiore (Artemisia absinthium L., 1753) è una specie erbacea della famiglia delle Asteraceae. Si tratta di una pianta medicinale nota soprattutto per il suo impiego nella preparazione del distillato d’assenzio ed è la base aromatica principale nella preparazione del vermut. Si tratta di una pianta perenne rizomatosa che ha proprietà toniche e depurative che la rendono unica nel suo genere. Dalle radici si propagano verso l’alto dei fusti eretti sottili e ben ramificati. Con il tempo essi diventano sempre più ramificati. Le foglie sono molto particolari: delicate e dal colore verdastro con alcuni toni sul grigio ed ha piccoli fiorellini di colore giallognolo che nascono sull’apice dei fusti nel periodo estivo, riuniti in infiorescenze. In questa scheda vedremo come coltivare L’Assenzio maggiore e le tecniche agronomiche più appropriate.
Si tratta di una pianta che cresce spontaneamente e può essere perenne o annuale, soprattutto in zone soleggiate essendo originaria del Mediterraneo. Per la sua coltivazione si consideri di scegliere aree con clima mite in quanto in zone più fredde solo alcune varietà più resistenti possono essere coltivate.
Il terreno dove coltivare l’Assenzio maggiore deve essere ben asciutto e drenato e non troppo compatto per dare più spazio allo sviluppo radicale. L’esposizione è preferibile che sia in pieno sole anche per esaltare le qualità organolettiche di questa pianta. Per la messa a dimora il periodo più adatto è quello primaverile o autunnale, nelle zone più temperate.

La messa a dimora può essere operata anche per semi, ma è meno diffusa, per cui è preferibile partire da piantine già cresciute da trapiantare nel terreno. Per la moltiplicazione vera e propria, la più semplice è quella per divisione da rizoma. Le sezioni da dividere devono avere almeno una radice con un occhio.
Per quanto riguarda la tecnica irrigua, consideriamo che è una pianta che cresce con poca umidità del suolo per cui gli apporti idrici vanno operati, con molta parsimonia e solo in particolari condizioni di siccità estiva.
Per la tecnica di concimazione diciamo subito che è una pianta da pochissime esigenze; se comunque si vuole un buon rigoglio vegetativo la concimazione va effettuata prima dell’impianto, mescolando bene del letame maturo o del compost col terreno.
Il periodo di raccolta è solitamente prima della fioritura. Anche i fiori si possono raccogliere ed utilizzare ed il momento migliore in cui raccoglierli è il periodo estivo, subito dopo la comparsa dei fiori stessi.
Per quanto riguarda le malattie va detto subito che l’Assenzio maggiore è una pianta molto resistente, soprattutto se non si fa ricorso a concimi azotati di sintesi o ad eccessive irrigazioni.
Nel periodo estivo, in concomitanza ad aree con elevata umidità, si possano verificare episodi di ruggine sulle foglie. Il problema si estingue eliminando le parti attaccate in maniera rapida, salvaguardando ciò che ancora rimane di sano.
Per quanto riguarda i suoi utilizzi l’assenzio è una delle piante più utilizzate da secoli. In particolar modo la pianta avrebbe qualità digestive e toniche e rinvigorenti per il cuore. Inoltre, consociato con altre coltivazioni orticole o arboree svolge un ruolo agroecologico importante in quanto svolge un’azione repulsiva nei riguardi di molti insetti.
Inoltre, per secoli, soprattutto nei sobborghi di Parigi, veniva usato come fonte di ispirazione da artisti che spesso ne abusavano. Il liquore di assenzio però può essere consumato a condizione che se ne faccia un uso ragionevole.




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