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Abies cephalonica

Abies cephalonica

L’abete di Cefalonia o abete greco (Abies cephalonica Loudon, 1838) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Pinophyta, Classe Pinopsida, Ordine Pinales, Famiglia Pinaceae e quindi al Genere Abies ed alla Specie A. cephalonica.

Etimologia –
Il termine Abies proviene da Abies –tis, nome classico latino (Virgilio, Egloghe), derivato dalla radice sanscrita abh:sgorgare (della resina). L’epiteto specifico cephalonica proviene da Cephallenia che è la maggiore delle isole ioniche, oggi Cefalonia (in greco moderno Kefallinia), della Grecia.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Abies cephalonica è un Abete originario del sud della Grecia e delle sue isole, dove lo si trova in formazioni spontanee fra i 700 ed i 1600 m s.l.m. e con precipitazioni medie annue comprese tra i 750 e i 1.500 mm, ed estremi di -25 °C; questa specie è diffusa comunque in molte regioni europee dove è stata utilizzata sia nei rimboschimenti che a scopo ornamentale. Cresce preferibilmente su suoli calcarei e ben drenati nelle regioni del Peloponneso, Cefalonia, Eubea, Epiro, Grecia Centrale e Macedonia, formando anche boschi puri o in associazione mista con specie del genere Quercus, o con Fagus orientalis, Castanea sativa e Pinus nigra. Questa specie cresce nello stesso habitat occupato dall’abete bianco, combinandosi spesso con esso e dando vita ad un ibrido, l’Abies borisii-regis.

Descrizione –
L’ Abies cephalonica ha un portamento tipicamente conico con una chioma che, con l’età, tende a divenire irregolare. I palchi si trovano inseriti sul fusto in verticilli, in disposizione spesso alternata; la corteccia è di colore grigiastro nelle piante giovani, con tendenza successivamente a scurirsi e fessurarsi longitudinalmente negli esemplari più vecchi. Le foglie sono in forma di aghi lunghi, appiattiti, appuntiti e pungenti e disposte a spazzola sul rametto; queste sono di colore verde brillante; nella pagina inferiore si caratterizzano per due bande stomatifere di colore bianco, simili a quelle dell’Abies alba. I coni maschili sono di piccole dimensioni, di colore rosso da giovani e tendenti al giallo perché ricoperti dal polline a maturazione. I coni femminili sono cilindrici, portati eretti, di circa 10-15 cm di lunghezza con brattee triangolari appuntite.

Coltivazione –
L’ Abies cephalonica si propaga per seme posto in serra a febbraio o direttamente all’aperto in marzo o, in alternativa subito dopo la raccolta in autunno, all’aperto, per sottoporre la semente a una naturale stratificazione che fa aumentare la percentuale di germinazione di solito scarsa. La germinazione richiede mediamente da 6 ad 8 settimane con l’impianto che avverrà in primavera o a inizio estate. È una specie che non tollera particolarmente il trapianto e in ogni caso l’attecchimento completo è lento.

Usi e Tradizioni –
L’Abete greco viene a volte preferito nei rimboschimenti, soprattutto su suoli calcarei e in zone maggiormente siccitose. È una pianta eliofila che nella fase giovanile si avvantaggia, per l’attecchimento, di brevi periodi in zone d’ombra. Il suo utilizzo nella riforestazione è soprattutto nella forma ibrida naturale con l’Abies alba. È una specie soggetta a contaminazione genetica con altre specie del genere Abies. In ogni caso, nonostante la diminuzione degli esemplari delle popolazioni degli ultimi 50 anni, soprattutto a causa degli incendi boschivi, l’abete greco non rientra ancora nella lista rossa (IUCN) delle specie in pericolo di estinzione.

Modalità di Preparazione –
L’ Abies cephalonica non trova utilizzi diversi da quelli legati al consolidamento, ai rimboschimenti o all’uso ornamentale.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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