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Insetticida naturale a base di caffeina

Insetticida naturale a base di caffeina

Si dice che la Natura sia il più grande laboratorio esistente e questa affermazione, ogni giorno che passa, prende sempre più senso e significato. Molte specie vegetali contengono principi attivi che sono dei repellenti, o addirittura, svolgono azione insetticida.
Forse non tutti sanno che si può ricavare un insetticida naturale a basi di caffeina; la caffeina è nemica degli insetti, infatti pare che il principio attivo contenuto nel caffè, che è una delle bevande più utilizzate al mondo, con effetti anche benefici quando non se ne fa abuso, risulti tossica per mosche, zanzare ed altri insetti dannosi per le colture agrarie.
La caffeina (1,3,7-trimetilxantina) definita secondo la nomenclatura IUPAC: 1,3,7-trimetil-1H-purin-2,6(3H,7H)-dione, è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate e nelle bevande da esse ottenute. La caffeina fu isolata, per la prima volta, da chicchi di caffé nel 1819 dal chimico tedesco Friedrich Ferdinand Runge che le diede il nome di “Kaffein”.

L’estrazione per l’ottenimento della caffeina pura viene fatta direttamente su chicchi di caffè (da cui poi le industrie ricavano la bevanda decaffeinata). Il solvente maggiormente utilizzato è l’anidride carbonica supercritica (a circa 31 °C e 7,3 MPa). Successivamente dopo l’evaporazione della CO2 la caffeina viene purificata e utilizzata nell’industria chimica, alimentare e farmaceutica.
Secondo il neurologo Nathanson le piante utilizzano la caffeina, che contengono nelle foglie, per tenere lontani gli insetti dannosi,  parassiti che vengono allontanati grazie alla caffeina come insetticida naturale. Gli effetti della caffeina sia su insetti che acari sono a carico del loro sistema nervoso; questi infatti a contatto con la caffeina mostrano segni di confusione, perdono la coordinazione, fino a morire.
L’uso della caffeina come insetticida è già conosciuto ed applicato per es. in Brasile: si è notato che i trattamenti a base di caffeina hanno bloccato lo sviluppo delle zanzare che diffondono il virus che causa la febbre gialla. Questa scoperta ed applicazione pratica della caffeina, come insetticida in Brasile, ha permesso di evitare l’uso massiccio di prodotti chimici nocivi. Adesso bisogna stabilire però le dosi consentite e non letali per gli insetti utili, come api e pronubi in generale; però la Natura ci da un altro segnale: per esempio la presenza di alcaloidi, come la caffeina, in basse concentrazioni può attirare alcuni tipi di insetti impollinatori; un nuovo studio esamina il modo in cui questi alcaloidi, come nicotina o caffeina, nel nettare di alcune piante possa condizionare l’apprendimento delle caratteristiche floreali da parte dei bombi, attirandoli verso le stesse piante. La scienza quindi spiega che la caffeina ha interferito con la crescita e con il comportamento di molti insetti e delle loro larve. Sta a noi riprendere la strada della Natura. Dobbiamo uscire dalla spirale degli insetticidi chimici; sappiano da anni che questi sono altamente nocivi per la nostra salute ed inalarli per un lungo periodo può addirittura causare una serie di patologie e forme di tumore.
Adesso va voltata pagina e capire i meccanismi messi in atto dalle piante è la vera e nuova frontiera dell’agroecologia. L’ insetticida naturale a base di caffeina è una delle tante vie ma la Ricerca deve muoversi per chiarirne tutti gli aspetti.

Guido Bissanti




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