Un Mondo Ecosostenibile
Guide PratichePiante ornamentali

Come coltivare la Lantana

Come coltivare la Lantana

La Lantana (L., 1753) è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Verbenaceae ed è una pianta ornamentale di facile coltivazione, sia in piena terra e in vaso; questa specie viene utilizzata nei giardini non solo a scopo ornamentale ma soprattutto per tenere lontane zanzare ed altri insetti fastidiosi. In questa scheda pratica vediamo come coltivare la Lantana. Tra le varie specie la Lantana camara è la più coltivata alle nostre latitudini. È una pianta a sviluppo arbustivo con un robusto e profondo apparto radicale e con una parte aerea formata da rami tortuosi e squamosi di colore marrone chiaro che sono ricoperti da foglie pelose e urticanti di colore verde brillante e con margini dentati. Sugli steli, alla base delle ascelle fogliari, durante il periodo della fioritura, sbocciano infiorescenze a corimbo composte da tanti piccoli fiori tubulari con tonalità di colore molto diverso: bianco, giallo, arancione, rosso e viola. Dalle varietà che fruttificano si hanno drupe ovali di colore verde che poi virano al rosso e diventano neri a maturazione. I semi della lantana pur essendo velenosi per l’uomo, sono un alimento utile agli uccelli e roditori.

Per la coltivazione della lantana si ricorda che bisogna scegliere zone soleggiate e riparate dal freddo anche se tollera abbastanza bene le basse temperature. I terreni su cui cresce meglio devono essere soffici e ricchi di sostanza organica. Pur se una pianta rustica e tendente ad infestare si consigliano irrigazioni regolari ed abbondanti per tutto il periodo vegetativo della pianta soprattutto in estate.
Pur se è una pianta rustica la cui fioritura è molto legata all’esposizione solare un terreno ricco di sostanza organica moltiplica notevolmente la sua capacità vegetativa e di fioritura.
La lantana si moltiplica naturalmente per seme, ma per una migliore tecnica ed uniformità, soprattutto delle siepi, è preferibile propagarla mediante talea. Questa operazione fa effettuata in estate; in questo periodo si prelevano porzioni di rami lunghi circa 15 cm e si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in luogo totalmente ombreggiato. Le nuove piantine possono essere messe a dimora in piena terra o in vaso solo a primavera successiva.
Per quanto riguarda la tecnica di potatura (da fare con attrezzi affilati e disinfettati) della Lantana questa va effettuata verso la fine di ottobre e comunque prima dell’arrivo dell’inverno. Bisogna potare i rami di circa 1/3 della loro lunghezza in modo che nella primavera successiva si favorisca lo sviluppo di una chioma densa e compatta. La potatura della lantana si può effettuare anche nel periodo della ripresa vegetativa, tra febbraio e marzo, con la stessa logica.
Per la coltivazione in vaso ovviamente potete scegliere voi il terriccio più adatto ma soprattutto la zona che deve essere molto soleggiata. Per il rinvaso si consiglia di farlo ogni due anni (con tutto il pane di terra) passando ogni volta a vasi leggermente più grandi.
Tra i parassiti a cui è sensibile la Lantana si ricordano la mosca bianca che provoca l’ingiallimento delle foglie e la conseguente formazione della melata che la predispone alla fumaggine. Anche l’oidio (se coltivata soprattutto in aree più ombreggiate e troppo umide può rappresentare un problema. Se siete in aree più fredde e coltivate in vaso il consiglio è di riparare queste in ambienti comunque soleggiati.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *