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Come combattere la cocciniglia bianca del limone in maniera biologica

Come combattere la cocciniglia bianca del limone in maniera biologica

In questa scheda vedremo quali sono i criteri e come combattere la cocciniglia bianca del limone in maniera biologica. La cocciniglia bianca del limone (Aspidiotus nerii Bouché, 1833) è un un insetto fitomizo dell’ordine dei Rhynchota Homoptera Sternorrhyncha (superfamiglia Coccoidea, famiglia Diaspididae). Questa cocciniglia diffusa nelle aree del bacino del Mediterraneo, attacca soprattutto gli agrumi ed in particolare il limone. Essendo però specie polifaga la troviamo anche su altre piante, all’aperto e in serra: olivo, aucuba, edera, oleandro, palma, acacia, agave, carrubo, asparago, ecc.. Le femmine e le neanidi di 2ª età sono racchiuse in un follicolo protettivo costruito con seta, cera, escrementi ed esuvie degli stadi preimmaginali precedenti, rotondeggiante, lungo circa 2 mm, è di colore nocciola chiaro, con le esuvie di colore giallo poste al centro. Per quanto riguarda invece il follicolo maschile, questo interessa solo le neanidi di 2ª età; risulta più piccolo di quello femminile ed è di un colore bianco candido e di forma leggermente ovale.

Il ciclo biologico dell’Aspidiotus nerii è caratterizzato da 3-4 generazioni annuali e trascorre il periodo invernale in vari stadi di sviluppo ma con prevalenza di femmina non fecondata. Trascorso l’inverno e con l’inizio della primavera le femmine vengono fecondate dai maschi; inizia subito dopo la deposizione di 50-100 uova. Si generano così neanidi che raggiunta la maturazione generano la 2ª generazione, con la comparsa delle neanidi in luglio. Seguono poi la 3ª generazione, con la nascita delle neanidi in settembre, e nelle località più calde un’eventuale 4ª generazione.
La cocciniglia bianca del limone attacca generalmente rami, foglie e frutti, provocando un generale deperimento della pianta. questa cocciniglia si trova principalmente sulla pagina inferiore delle foglie, potendola ricoprire per intero. Il danno è dovuto alla suzione dei succhi vegetali e si manifesta con ingiallimenti, disseccamenti e filloptosi. Quando a seguito di danni massici colpisce i frutti di limone (formando talora incrostazioni ben evidenti) questi stentano a crescere con grande deprezzamento commerciale. Il deprezzamento è dovuto anche per il fatto che nelle zone circostanti i punti di insediamento delle cocciniglie rimangono di colore verde e spiccano fortemente sul frutto maturo.
La difesa da questo parassita parte prima da buone tecniche agronomiche come quelle di arieggiare bene le piante all’interno, di evitare quanto più possibile le concimazioni azotate con nitrati (che generano tessuti molto appetiti da questi insetti), effettuando inerbimenti e creazione di siepi che favoriscono la proliferazione degli antagonisti. Come per tutte le cocciniglie le specializzazioni, soprattutto su grandi estensioni sono un vero problema alla lotta biologica. Altra tecnica importante è quella di effettuare lavaggi con oli bianchi all’1-2%, alla comparsa delle neanidi mobili. Ricordiamo che anche lavaggi a base di acqua con aggiunte di sapone di Marsiglia, effettuate con cadenza periodica (in funzione del grado di infestazione), svolgono un ruolo importantissimo nel loro contenimento. Ricordiamo l’accorgimento di indirizzare il getto dell’irroratore dal basso verso l’alto. Tra gli antagonisti ricordiamo numerosi parassitoidi e predatori. Tra questi ricordiamo diversi Coleotteri Coccinellidi, quali Chilocorus bipustulatus, Exochomus quadripustulatus, Lindorus lophantae e Scymnus spp.. Tra i parassitoidi svolgono un ruolo importante gli Imenotteri Calcidoidei Afelinidi come Encarsia citrina (syn. Aspidiotiphagus citrinus), e Aphytis spp. ectofagi.

Guido Bissanti

Bibliografia
Dinamica di Popolazione di Aspidiotus nerii Bouchè (Hom. Diaspididae) su limone in Sicilia – G. Liotta, G. Bissanti, A. Lombardo (1985) – Osservazioni di tre anni sull’andamento della popolazione di Aspidiotus nerii su coltivazione del Limone in Sicilia.




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