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Come coltivare gli spinaci in maniera biologica

Come coltivare gli spinaci in maniera biologica

Per poter coltivare gli spinaci (Spinacia oleracea L.) in maniera biologica bisogna conoscere bene la fisiologia di queste piante e l’habitat dove meglio cresce.
Gli spinaci prediligono climi freschi per cui vanno coltivati nel periodo autunno-inverno o, in alternativa, in quello tra la fine dell’inverno e la primavera. Sono piante a bassa esigenza termica (longidiurne) che tendono a produrre fiori e semi quando la luce diurna supera le 14 ore. Siccome le varietà di spinaci sono molteplici, ognuna manifesta esigenze differenti. Quindi per la semina seguite le indicazioni dettate (nella semente da acquistare) per la varietà.

Gli spinaci prediligono terreni profondi, ben drenati con pH superiore a 6,5 e va bene in rotazione dopo colture che lasciano una buona fertilità. L’esposizione può essere a mezzo sole, anzi in queste condizioni si ha un maggiore sviluppo fogliare. In ogni caso si avvantaggia di concimazioni organiche ma non devono essere presente assolutamente concimi azotati in quanto come tutte le verdure da foglia tendono ad accumularlo nelle parti più tenere risultando poi altamente tossici.
La semina può essere fatta direttamente in campo, con successivo diradamento o, meglio, in semenzaio o vasetti e piantine da trapiantare. Il seme va posto ad una profondità di un cm dal suolo. Per le distanze di impianto potete scegliere quelle di 15-20 cm nella fila e 40 cm tra le file. Per una migliore qualità degli spinaci pensate di fare però una coltivazione consociata (per es. su file binate) con cicorie, radicchio, lattuga oppure con piante della famiglia dei cavoli.
L’irrigazione va operata solo in emergenza o se avete seminato in un periodo (come quello primaverile a fine piogge).
Per la raccolta questa può essere fatta man mano che le foglie raggiungono un buon sviluppo (ma non troppo coriacee) oppure tagliando il tutto il cespo abbastanza alto in modo da farlo ricacciare per un’altra produzione.
Per quanto attiene alle avversità, se avete operato bene (tipo di terreno, consociazione, ecc.) e non fate ritornare lo spinacio sullo stesso appezzamento per almeno tre anni, non dovrebbero presentarsi particolari problemi. Gli unici inconvenienti posso però essere rappresentati da peronospora o marciumi radicali. In questo caso potete utilizzare la poltiglia bordolese.
A titolo di conoscenza le varietà più diffuse di spinacio sono: Spinacio Matador, Spinacio Butterfly, Spinacio Verdil e Spinacio gigante di inverno.




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